Napoli, la Giunta che non funziona/Interventi che si sono rivelati deboli e superficiali Necessario uscire dall’emergenza continua di Giuseppe Ossorio "Oltre la Giunta, con fiducia". E’ il tema di un partecipato confronto pubblico che il Partito Repubblicano di Napoli ha organizzato lunedì 8 aprile. E’ un argomento che nella città è di forte impatto per l’azione superficiale e inconsistente della giunta comunale. Su di esso si sono confrontati Tullio D’Aponte, Lucio Palombini, Ernesto Paolozzi e Pasquale Belfiore, intellettuali di area repubblicana, liberaldemocratica e laica socialista, impegnati nel dibattito cittadino. Sono intervenuti l’on. Umberto Ranieri, responsabile per il Mezzogiorno del PD, il sen. Marcello Taglialatela del PdL, assessore regionale all’Urbanistica della giunta Caldoro, il Rettore dell’Università di Salerno, Raimondo Pasquino, presidente del Consiglio comunale di Napoli, e l’avv. Antonio Pentangelo, Presidente della Provincia di Napoli. Il Presidente della Giunta regionale, Stefano Caldoro, ha inviato in messaggio di saluto e augurale per le conclusioni della manifestazione.Il dibattito pubblico ha preso spunto dall’appello di Giuseppe Galasso per far uscire Napoli dall’emergenza in cui affoga. Egli ha rilasciato una importante intervista al Corriere del Mezzogiorno, il cui titolo, "Si pensi già al dopo De Magistris", riassume il pensiero dello storico esponente della cultura repubblicana, del suo impegno politico e civile cittadino. Galasso ha colto con lucidità il significato profondo delle tante manifestazioni spontanee di contestazione all’azione amministrativa del Sindaco De Magistris, di cui i maggiori quotidiani nazionali danno conto ancora in questi giorni. Egli ha rilevato sulle colonne del Corriere del Mezzogiorno - con forte critica verso l’Amministrazione del Sindaco - che finalmente a Napoli "si va manifestando lo spirito di un civismo non inerte presso i più diversi ambienti cittadini". Questa ansia di riscatto, che si manifesta con sempre più insistenza, saprà organizzare una Lista Civica? Se lo chiede Giuseppe Galasso e conclude che se sapesse "ben parlare, oltre che alla testa, anche alla pancia dei napoletani", le ridotte dei partiti politici sarebbero spazzate via.Alfredo Ponticelli, che ha introdotto la manifestazione, ha ribadito la criticità delle condizioni cittadine e che, soprattutto, si è giunti ad un punto di non ritorno. Egli ha infatti detto: "Tutti i nodi sono venuti al pettine". Ha ripercorso con Salvatore Scognamiglio, commissario regionale, Salvatore Piro, segretario provinciale di Napoli e Pino De Angelis, consigliere nazionale, alcuni punti significativi, per dire quanto sia difficile il recupero e quanto sia impervio il futuro. Sono intervenuti, inoltre, gli amici Carlo Spina e Gianni Varelli. Il P.R.I. è stato impegnato con la lista dell’Edera alle ultime consultazioni senza preclusioni ideologiche. Il Partito, in questa fase, lancia a tutte le forze politiche, alle associazioni di cittadini e di categoria la proposta di una giunta di "Unità Cittadina". In un momento eccezionale della vita pubblica cittadina, il P.R.I. chiede di rispondere positivamente alla proposta di impegno unitario. La conurbazione urbana napoletana, in senso stratto, interessa tre milioni e mezzo di abitanti e si sviluppa lungo la direttrice di sviluppo Napoli-Roma senza soluzione di continuità. Si è sviluppato nnegli ultimi trenta anni un pendolarismo incessante che coinvolge dieci milioni di abitanti. Ecco perché il P.R.I. sulla scorta degli studi di Francesco Compagna, ha sempre, con franchezza e senza infingimenti, indicato tutte le soluzioni possibili ai tanti punti critici che, ogni giorno di più, si accumulano. Essi rendono Napoli il punto debole di una conurbazione urbana iper affollata, di cui il governo nazionale e la Commissione Europea devono farsi carico.Bagnoli Futura spa, la Società di trasformazione urbana che il Comune di Napoli ha costituito per la riqualificazione dell’area ex Italsider, ha indetto due manifestazione d’interesse: la prima per la vendita dei suoli di Bagnoli; la seconda per la gestione dell’acquario tematico. Entrambe le manifestazioni d’interesse sono andate deserte. Queste azioni poste in essere, senza alcun risultato positivo, rappresentano simbolicamente non solo il fallimento operativo di Bagnoli Futura. Non aggiungiamo nulla al doloroso incendio che ha distrutto la Città della Scienza. Paradossalmente potrebbe rappresentare l’occasione per sgombrare l’area antistante la linea di costa, recuperandola alla naturale destinazione. Ma ciò è improbabile per un iter procedurale lungo, che si opporrebbe ad una celere ricostruzione del fabbricato.Che dire del Centro storico, il più esteso e stratificato delle città europee, difeso dall’UNESCO. Il Ministro Fabrizio Barca ha lanciato un allarme per il mancato decollo del Grande Progetto finanziato con i Fondi europei. Si tratta di 100 ml di euro, che se il Comune di Napoli non saprà gestire in tempi brevi, in qualità di soggetto beneficiario, potrebbero essere persi.Per scongiurare tale infausta conclusione, il Presidente Stefano Caldoro ha avvertito l’urgenza di una gestione diretta da parte della Regione Campania. Si tratta di preparare, entro poche settimane, una documentazione tecnica che, allo stato, l’Ente Comunale di Napoli non pare sia in grado di attuare. Senza parlare delle tre periferie geografiche della città, le cui condizioni superano le normali criticità. Una per tutte: Scampia. Un’azione di recupero ambientale, prima ancora che sociale, è urgente e richiede da parte della Giunta comunale almeno l’indicazione di un’azione di riqualificazione urbana.La raccolta dei rifiuti è stato il tema dominante del Sindaco De Magistris alle elezioni comunali 2011. Egli ha negato la necessità di un investimento di carattere infrastrutturale come il termovalorizzatore. Ha puntato su una straordinaria campagna di raccolta differenziata dei rifiuti. All’atto del suo insediamento, ha affermato che si sarebbe raggiunto il 70% della raccolta differenziata entro dicembre del 2011. Tuttora è evidente la difficoltà di raggiungere almeno una percentuale del 30%.Intanto, bisogna mettere in evidenza che la gestione dell’emergenza rifiuti ha prodotto un aggravio della Tarsu, la più elevata d’Italia.La Gestione del Patrimonio comunale è stata affidata alla Società Napoli Servizi, in cronica perdita, con competenze acquisite, negli anni, solo nel campo della guardiania e delle pulizie. La manutenzione stradale è sotto gli occhi di tutti. Si tratta di una situazione di gravità assoluta che espone i cittadini a gravi rischi. La manutenzione delle scuole pubbliche è in uno stato di difficoltà. La scorsa settimana sono state chiuse due scuole: l’I.C. Minniti, alla Loggetta, ed il Liceo Caccioppoli, al corso Malta, per un totale di 650 studenti.Mentre la Metropolitana collinare stenta a chiudere i lavori per attivare le stazioni terminali, occorre sapere subito cosa accade con la costruzione della Linea 6 della Metropolitana. Cosa sta avvenendo in quel sottosuolo. Sono sotto gli occhi di tutti il crollo di palazzo Guevara e i dissesti generalizzati lungo la Riviera di Chiaja. Pericoli che erano stati segnalati da tempo dai cittadini del Quartiere.La Cassa Armonica, il gioiello liberty di Alvino è, ormai, in pezzi. Il simbolo dei concerti e della vita mondana tra fine ottocento e metà novecento, si presenta monco, con presenza di ruggine e con parte della struttura smontata e lasciata all’aperto nel cantiere del métro adiacente. La ZTL ha mobilitato una serrata contro l’Amministrazione comunale. Sono centinaia gli esercizi commerciali che stanno chiudendo a Chiaja e nel Centro storico. Il numero dei bus giornalmente in esercizio sono circa la metà rispetto solo a qualche anno fa e gli intervalli di funzionamento delle corse della metropolitana si sono clamorosamente allungati, con condizioni di sovraffollamento al limite dell’inverosimile. Il Sindaco, il 3 aprile, alla presentazione delle Giornate per la Cultura, ha affermato che il Forum delle Culture si farà. Il P.R.I. ricorda che nell’esperienza di Barcellona, con il Forum, venne recuperato interamente un quartiere degradato dell’area portuale.Infine, il Bilancio comunale. Che la situazione sia grave lo afferma l’ultima deliberazione della Corte dei Conti, la n. 23 del 31 gennaio 2013. A leggerla sembra un bollettino di guerra: "il Comune assicura i servizi ai cittadini, senza sostenere direttamente l’ effettivo impegno di cassa, ma indirettamente spostando il relativo peso sulle Società partecipate con cui si indebita". Conclude infine: "la spesa sostenuta dal Comune di Napoli per le Società partecipate, anche tenuto conto delle attuali scarse capacità di riscossione dell’ Amministrazione, non è sostenibile". E riguardo alla storica incapacità di riscossione dei crediti "si osserva, pertanto, che nell’ immediato non sia stata assunta alcuna iniziativa suscettibile di migliorare la capacita di riscossione dell’ Ente". Questi sono i punti dolenti di una città con una Giunta che riflette un voto di minoranza del corpo elettorale, per una legge comunale ai limiti della inconsapevolezza. E sarà su questi punti che il P.R.I. si impegnerà ancora di più nei prossimi mesi. |